mercoledì 20 luglio 2011

__oblivion__

Ho il sospetto che i sogni si prendano gioco di me, per questo la mia testa spesso si rifiuta di rammentarli. Sull'impronta del metodo applicato a segni, coincidenze, interpretazioni – tutte cose che non esistono se non all'interno dei nostri occhi. Eppure.
Espunzione, anestesia.
L'agnosticismo è una scelta deliberata, per essere atei o credenti basta seguire il proprio istinto (lo stesso in entrambi i casi, cambia solo il segno o forse nemmeno).
Come quando a scuola ti prendevano in giro e la mamma ti diceva Ignorali che poi si stufano.

venerdì 15 luglio 2011

?·¿

Sarà vera quella storia del calabrone e delle leggi dell'aerodinamica?
Anche lanciarsi nel vuoto è una questione di esercizio, ma un po' più difficile di tante altre.
Soprattutto se non sei un calabrone.

mercoledì 6 luglio 2011

( )

Mi piace pensare agli oggetti come a un ponte tra le persone. Per loro tramite ci stiamo sempre toccando gli uni con gli altri, anche a chilometri di distanza, soprattutto quando si tratta di oggetti fatti da mani di donne e di uomini per essere adoperati da altre mani, di altre donne e di altri uomini.
Sono il simbolo concreto della rete di relazioni che ci unisce e che chiamiamo mondo. Non per niente lo stesso termine "simbolo" nella sua accezione originaria significava proprio questo: un anello spezzato in due a rappresentare il legame di ospitalità reciproca tra due persone; le metà venivano tramandate ai rispettivi discendenti e grazie a esse la relazione sopravviveva, come condensata nell'oggetto che sarebbe tornato completo quando le due metà si fossero ricongiunte ("simbolo" deriva dal greco "symballo", "mettere insieme").
Il mondo è un simbolo.
Lo condividiamo, lo spezziamo con gli sguardi, e torna unito quando comunichiamo.

sabato 2 luglio 2011

°°peaceful°°

Mi preparo la pasta.
È una pasta svuota-frigo, ci ho messo:
- Peperoncino
- Pomodoro
- Zucchine
- Speck a dadini
- Parmigiano
Fuori il tempo è grigio e umido e pesante, ma non me ne importa nulla.
Mi preparo la pasta, non c'è nessuno in casa, solo io. Taglio le verdure, lavo il tagliere, assaggio le pennette che sono quasi cotte. Occuparsi le mani è pacificante.
Fuori fa brutto tempo, ma io mi prendo cura della mia solitudine. Ed è bello.